La Fasi Costruttive
“Due Cattedrali e nove secoli di continui lavori per dare alla Città un luogo sacro particolarmente bello ed accogliente che oggi la Comunità ha il dovere di preservare, a memoria delle sue origini storiche e religiose“
- 1. LA CATTEDRALE ROMANA (1107-1742)
- 2. LA CATTEDRALE BAROCCA (1742)
- 3. IL SAGRATO DELLA NUOVA CATTEDRALE
- 4. UNA TESTIMONIANZA DA PRESERVARE
Fu edificata nel 1107 su un suolo che già allora era ricco di testimonianze di una storia plurimillenaria (uso abitativo nell’ età del bronzo ed uso religioso a partire dal V secolo a.C.). Probabilmente la sua realizzazione fu motivata dal fiorire delle grandi Cattedrali medioevali in quel tempo e dai festeggiamenti per la diretta dipendenza della Diocesi di Monopoli alla Santa Sede, nel 1091, dopo molti anni di subordinazione da Brindisi.
La tradizione ci tramanda che i lavori rimasero a lungo bloccati per la mancanza di travi necessarie per completare il tetto, fino alla notte del 16 dicembre 1117, quando arrivò, al porto, l’icona della Madonna, trasportata da una zattera di travi idonee per ultimare la costruzione.
La sensazione che si ha dinnanzi alla Cattedrale della S.S. Madonna della Madia è quella di imponenza dell’edificio su di un piccolo spazio che è quello del sagrato. Non ci si aspetta, attraversando una breve galleria che corre sotto il palazzo Vescovile, di ritrovarsi una suggestiva facciata tardo barocca.
Per poter proteggere dal vento il Sagrato della nuova Cattedrale fu realizzato nel 1786, sulla destra della facciata della Chiesa, un muraglione. Su di esso furono ricollocate 10 delle 12 statue cinquecentesche, che originariamente si trovavano nel Retablo della Chiesa Romanica, (ulteriori 4 statue rimasero distrutte da un fulmine caduto la notte di Natale del 1519). Anche l’orologio e la cella campanaria, presenti sul muraglione, furono recuperati da precedenti strutture. Nel 1959 venne concessa al Comune di Monopoli la servitù perpetua di uno spazio di proprietà della mensa vescovile. Venne costruito pertanto un sottopassaggio per collegare Piazza Manzoni al Sagrato ed il livello di quest’ultimo venne abbassato fino al piano stradale.
Tutto questo evidenzia come, nel corso degli ultimi nove secoli, chi ci ha preceduto ha operato diverse modifiche (anche radicali) alla Cattedrale di Monopoli, per consegnarla ai posteri più accogliente e bella. Il ruolo attuale della Comunità è invece quello di preservarla dall’azione del tempo. Questa esigenza è diventata, negli anni ottanta, una priorità, dopo la caduta di alcune parti decorative, per fortuna senza provocare danni alle persone. Sono stati pertanto operati interventi sulla facciata, sulle coperture e sul campanile. Ad essi si sono aggiunti numerosi lavori sugli stucchi, sui marmi e sugli intonaci a finto marmo. Ed ancora vi è il graduale e continuo recupero delle pregevoli tele che rendono la Cattedrale simile ad una pinacoteca, oltre che ad un luogo di culto. A questi lavori di restauro se ne sono affiancati altri di ricerca, sotto la Cattedrale, che hanno portato alla luce la storia plurimillenaria di questo luogo e la certezza che tanto ancora c’è da scoprire.