La Tradizione Musicale
“Da sempre il culto della Madonna della Madia ha avuto un posto principale nella fede dei monopolitani tanto che essi hanno in vari modi espresso questa fede e questa particolare predilezione per la Vergine. Tutta l’arte ha subito questo fascino manifestandosi in diversi modi e la musica ha avito un’importanza rilevante.“
Molteplici sono gli esempi in cui la musica ha onorato la predilezione della Vergine per la città di Monopoli. Primo fra tutti è il riconoscimento di ufficium proprio della Madonna della Madia concesso nel 1728 da papa Benedetto XIII, da recitarsi per la città di Monopoli e per la sua diocesi il 16 dicembre, data dell’approdo dell’icona della Madonna della Madia. Il testo è giunto a noi e ogni anno in occasione del 16 dicembre Monopoli loda e ringrazia la Madonna proprio con questi testi. Di quello stesso periodo è l’esecuzione dell’Oratorio “Il dono del cielo”. E’ chiaro ed evidente nel titolo il riferimento al miracoloso approdo della Vergine a Monopoli. Ciò che è rimasto di questo Oratorio è solo il testo del paolotto Pasquale Maria Freda, del quale non abbiamo nessuna notizia, mentre la musica è del compositore Onofrio Van Westerhout, ormai completamente perduta. Notizie certe si hanno sulla figura del compositore.
Il libretto dell’oratorio fu ricopiato a mano da Don Cosimo Tartarelli da un esemplare ingiallito prestato dall’Abate Vito Lorusso. Questo esemplare è giunto fino a noi privo di quattro pagine, comprendenti quattro scene della parte seconda. Solo grazie alla precedente copia del Tartarelli si è potuto completare interamente il testo dell’oratorio che è oggi conservato nell’Archivio Unico Diocesano.
Altra fonte certa è un manoscritto in possesso della famiglia del Maestro Innocenzo Lenoci, risalente al 1923, con tre canti dedicati alla Madonna della Madia. Di questa breve raccolta fanno parte: “O Vergine della Madia”, “Salve o Madre del Signore”, “Salve, o del mare fulgida stella”. Del trittico il più conosciuto è “O Vergine della Madia”, senza dubbio il canto più amato ed eseguito in onore della protettrice di Monopoli. Il secondo porta il titolo “Salve o Madre del Signore” ed è datato 2 dicembre 1925. L’autore del testo è il pugliese Stanislao De Luca, Vescovo di S. Severo, già alunno e poi insegnante del seminario di Monopoli. Si conclude con l’inno composto nel 1917, ottavo centenario dell’arrivo dell’icona, dal titolo “Salve, o del mare fulgida stella”. I versi sono dell’Arcidiacono del Capitolo di Monopoli Leonardo Masulli. Nulla si sa sui compositori della musica di questi brani. Musicalmente sono brani che rispecchiano il gusto musicale dell’ultimo ottocento – primo novecento, con uno spiccato senso melodico, al massimo due voci, sorretto da un’armonia semplice e delicata. A volte si nota la presenza di accordi diminuiti, tipici di quel gusto tardo romantico, che creano un certo clima emotivo ben presto seguito da un accordo consonante che tranquillizza e invita alla preghiera.
Nei primi anni venti a Monopoli c’è una forte presenza di formazioni corali che hanno dato, e danno ancora oggi, prestigio e decoro alle liturgie nella Cattedrale. Tra gli altri c’erano: – il coro “Don Pietro Magri”, fondato e diretto dal Maestro Michele Corona; – il “don Cesare Franco”, fondato e diretto da Don Pasquale Abruzzese; – la Schola Cantorum “Maria SS. della Madia”, fondata nel 1944 dal Maestro Innocenzo Lenoci, tra le svariate attività dell’Azione Cattolica. Quest utlima svolge ancora oggi un’intensa attività di animazione liturgica nella Cattedrale di Monopoli e non solo.
Dei primi anni cinquanta è l’inno “Ave, o madre, regina del mondo” del monopolitano Michele Corona (1906-1984) organista e compositore di grande pregio. Celebre è la sua Missa “Puer natus est” con le sue accattivanti melodie natalizie, di cui è autore della musica e del testo. Negli utlimi decenni non sono mancati compositori locali che hanno dedicato le loro opere alla Vergine della Madia. Un esempio è il brano “Madonna della Madia” composto dal Maestro Francesco Muolo con testi di Orazio Petrosillo e la Messa in onore della Madonna della Madia dello stesso Muolo. In quest’ultima sono presenti tutti i temi della tradizione monopolitana dedicati alla Vergine della Madia. Essi si intrecciano, si fondono e sorreggono il testo dell’ordinarium missae in un interessante susseguirsi di episodi sentiti. IL PANGE LINGUA Va ricordato l’inno “Pange lingua che puntualmente viene eseguito il Giovedì Santo mentre si snoda la solenne processione dei confratelli del SS. Sacramento con i Vescovo ed i celebranti che accompagna il SS. all’altare della deposizione. E’ una composizione molto breve, solo quatto battute, dall’andamento molto ondulante in 6/8 ma molto incisiva e caratteristica. Tra il litanioso (quasi a voler cullare il SS.mo Sacramento) e lo ieratico.